Si, wow. Che emozione. Non me l’aspettavo. L’anno scorso era stata la prima volta in assoluto. La prima volta in regata su un cabinato. Da ragazzino avevo fatto quelle sui 420, a un livello competitivo che sembrava più un autoscontro sull’acqua che una regata, e il fine ultimo era tirare i gavettoni d’acqua ai maschi e cercare di fare gli splendidi con le ragazzine. L’anno scorso era stata la prima regata per me e cuoreblu. E a essere del tutto sinceri, non è che mi avesse fatto impazzire, un po’ per la totale inesperienza, un po’ perché ero davvero preoccupato di fare dei danni.
Quest’anno è stato diverso. Equipaggio totalmente da crociera, una via di mezzo tra l’armata brancaleone e l’equipaggio dell’ambulanza della Cannonball (qui non metto il link, perché mi aspetto che il lettore medio di questo blog abbia ben chiara l’idea), ma con questo fantastico desiderio di farsi una bella velata, senza alcuna velleità di classifica, tranne il desiderio di divertirsi tra amici. Missione compiuta, perché tra un cambio di vela e una bottiglia di champagne ascoltando Renzo Arbore, ci siamo divertiti come matti.
Dicono che a settembre ci sia un’altra regata a Porto Venere, così dicono. Vedremo…