Ma non perché mi sono dimenticato. Proprio perché è senza titolo, e metterne uno sarebbe banale e riduttivo. Mare e amore sono rime melense, meglio parlarne direttamente. Amo il mare in tutte le sue manifestazioni e le sue stagioni. Amare la vela è una conseguenza obbligata, in un rapporto in cui si perde la distinzione tra causa ed effetto.
È una stupenda storia d’amore, come per una donna bellissima. Conosco questa donna fin da quando ero bambino. Era stupenda. Ci sono i montagnini e i marini. Beh, io sono sempre stato marino. Ogni estate, lei era lì. Ed è stata parte silenziosa e latente della mia vita. Ho sempre saputo che era qualcosa di speciale, ma senza mai riuscire a viverla appieno. Forse per colpa mia, anzi certamente, per non essermi buttato a giocarmi il tutto per tutto. Ma i sentimenti non sono giochi. E mi sono perso, perso a fare altro, con una vita molto diversa che avrei potuto vivere. Ma il destino sa, e me l’ha servita ora, che sono più grande ma non più vecchio, e porto dentro e fuori i segni del tempo.
Emozione.
Adesso lei c’è. E come ogni cosa preziosa viene vissuta poco a poco, e forse proprio questo la rende ancora più preziosa ed unica. Ma quando arrivo al mare, salgo a bordo, provo una sensazione di pace tranquilla, la serenità di aver trovato quel che credevo di dover cercare, e che invece è sempre stata lì, silenziosa come un fiore che ti guarda aspettando di essere colto.
E quando me ne vado, il cuore corre al momento in cui la rivedrò. Tante stelle nel cielo, una sola è la mia. Ciao mio tesoro. A presto.